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N.0007 – 240617

dscf4773.jpgC’era una vecchia casa a ridosso della strada, mio padre ed io ci stavamo passando accanto, lungo la strada. Ci fermammo, non so per quale motivo. Eravamo in macchina, faceva freddo ed il cielo era grigio. Scendemmo e d’un tratto ci ritrovammo in un prato incolto, pieno di sterpaglie, che doveva trovarsi sul retro della casa. Apparve all’improvviso una strana ed inquietante figura, si trattava di una giovane donna, magra e vestita di bianco. I suoi capelli formavano sul suo capo una massa cespugliosa ed ispida simile alle fronde di un albero, la sua chioma era così fitta e ampia da coprirle completamente il volto. La donna teneva le braccia aperte come se volesse attaccare una preda, le sue mani erano come artigli nodosi, pronti a dilaniare le carni di qualsiasi malcapitato che le si fosse parato d’innanzi. Noi eravamo proprio di fronte a lei. Ci sentivamo perduti, vicini alla fine, ma ecco che una sfera di fuoco arrivò da dietro di noi, non saprei dire da dove fosse partita esattamente. La sfera andò a colpire la donna facendola cadere a terra. Mio padre ed io ci ritrovammo immediatamente accanto alla nostra auto presso l’ingresso della casa, la sfera di fuoco continuo il suo percorso lungo la strada schiarendosi lentamente fino a diventare una fiammella per poi scomparire. Ricordo che c’erano altre persone lungo la strada e che la videro eppure nessuno ne parlò mai.

 

N. 0002 – 131216

​Ci pensavo oggi mentre guidavo l’automobile. Il percorso mentale all’origine di tutto fu il seguente: “ho ordinato i DVD blue ray dei tre film di Matrix, chissà quando arriveranno”, “pensa che evoluzione, ai tempi di Matrix gli stessi DVD erano una novità”, “mi ricordo quando andammo a vedere il primo Matrix al cinema con i “masnadieri””. Era il 1999, avevo 25 anni, l’undici settembre doveva ancora cambiare il mondo. Internet era appena nata ed in tv si poteva passare tutto il pomeriggio a guardare MTV. C’era un’atmosfera surreale che per certi versi sembrava l’estensione reale di quello che si vedeva in TV. Le serate passate a giocare a qualche gioco di ruolo, con la bocca piena di patatine al burro d’arachidi e la pancia piena di aranciata, tutto rigorosamente acquistato al LIDL, che in quel periodo aveva appena aperto. Tutte queste cose sembravano, potevano sembrare, un episodio o più episodi di Beavis & Butthead, oppure di Æon Flux. Queste erano le cose belle di quei tempi, ora possono far sorridere ma hanno svuotato i cuori di tantissimi miei coetanei. Il centro commerciale chiuso, a notte fonda, percorrerlo in tutta la sua lunghezza, accompagnati da una musica in sottofondo, si tratta solo di un mago di plastica che ogni tot minuti emette quel suono. La magia finisce e svanisce nel vento che ti accoglie all’uscita, mescolata alle note stonate di un pianoforte abbandonato davanti ad un negozio di strumenti musicali.